Diferencia entre revisiones de «Discusión:Gaudet Mater Ecclesia»

Último comentario: hace 14 años por RoyFokker en el tema Citas en italiano
Contenido eliminado Contenido añadido
RoyFocker (discusión | contribs.)
Página creada con '== Citas en italiano == Dado que las citas de fuentes en italiano han sido traducidas por mí, quisiera dejar aquí los originales. Si se debe hacer de otro modo, pues aquí que...'
(Sin diferencias)

Revisión del 15:35 21 nov 2009

Citas en italiano

Dado que las citas de fuentes en italiano han sido traducidas por mí, quisiera dejar aquí los originales. Si se debe hacer de otro modo, pues aquí quedan al menos :)

  • «L'allocuzione inaugurale del concilio Vaticano II costituisce un atto di rilevante significato storico, certamente il più importante del pontificato di Giovanni XXIII, probabilmente uno dei più impegnativi della chiesa cattolica nell'età contemporanea.».
  • Fuente: Alberigo (1984:187).
  • «Quel discorso non intendeva dare all'assemblea un ordine del giorno, ma una prospettiva e una linea di movimento. Ciò era coerente con il modo in cui papa Roncalli aveva impostato tutto il proprio pontificato, e in particolare con la visione del concilio come una «nuova Pentecoste», riproposta con ritmo incalzante negli anni della preparazione.».
  • Fuente: Alberigo (1984:189).
  • «Nonostante la'accoglienza estremamente favorevole che il discorso ebbe da parte dell'opinione pubblica, dentro e fuori la Chiesa, esso avrebbe inciso solo marginalmente nei decreti conciliari.».
  • Fuente: Martina (1985:527).
  • «L'allocuzione Gaudet mater ecclesia, rappresenta una delle espresioni più compiute della visione roncalliana del concilio. Il testo del discorso è interamente dovuto a Giovanni XXIII, che intende dare una sua personale e autorevole indicazione ai padri del Vaticano II, riallaciando questa assemblea alla grande tradizione conciliare della chiesa.».
  • Fuente: Riccardi (1996:34-35).

Gracias, --RoyFokker, dime 15:35 21 nov 2009 (UTC)Responder

Volver a la página «Gaudet Mater Ecclesia».